Testimonianze 7
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Alcune testimonianze che raccontano storie di uomini e di donne che hanno avuto il coraggio di affrontare le proprie paure e sconfiggere il disagio, la malattia, a volte la morte.
Brevi frammenti di storie di eroi di tutti i giorni che hanno accolto l'invito a fare della propria esperienza di vita, di dolore e del lavoro insieme, uno stimolo a non arrendersi mai e a cercare, volere sempre una soluzione. Un dono a chi legge, un esempio della meravigliosa sensibilità dell'animo umano.
A loro il mio ringraziamento personale per aver voluto condividere ciò che abbiamo vissuto insieme e che nel tempo ci unisce.
Le testimonianze sono firmate con l'iniziale del nome e gli anni al momento dell'invio del testo.
indice - testimonianze 7
- Strada facendo. L'impegno di una mamma contro il disagio
- Rinascita a 360°
- Emicrania da 8 a 43 anni
- Dolore pelvico cronico: la guarigione dopo 26 anni rispettando la rimozione
- Terapia antalgica per dolore osseo in ambito oncologico
- Una psicologa: come un cieco che torna a vedere dopo 20 anni di buio
- Università, superare un momento difficile per un futuro di soddisfazioni
- Una vita che ammala
- Depressione, psoriasi e disturbo alimentare
- Guarire dalla depressione dopo 30 anni
STRADA FACENDO. L’IMPEGNO DI UNA MAMMA CONTRO IL DISAGIO
Sono la mamma di L. che ha appena compiuto 18 anni e il nostro percorso con il Dottore non è ancora terminato. Dico nostro perché una delle certezze più belle che dà il Dottor Comello, che rassicura, è che quando un paziente arriva nel suo studio e si affida a lui il problema del paziente diventa quello di entrambi. Ho conosciuto il Dottore grazie ad una cara amica, che non ringrazierò mai abbastanza, che mi ha invitata cinque mesi fa ad una conferenza; ho guardato più volte nel sito del Dottore ed ho subito avuto la percezione che dopo tanti anni di dubbi e di fatiche avremmo trovato la strada giusta, una strada davvero diversa. Le difficoltà di mio figlio si percepiscono verso i due anni, bimbo molto tranquillo e solare ma con ritardo nel linguaggio, prima visita da una neuropsichiatra infantile la quale consiglia immediato inserimento alla scuola materna e lavoro sulle autonomie. Le scuole elementari tutto sommato sono trascorse in modo tranquillo, sostenuti da insegnanti preparate e pazienti, ma sempre carenza nelle autonomie, i primi veri disturbi dell’attenzione e lo sviluppo di tic che a volte allarmavano gli insegnanti perché ricordavano gli atteggiamenti di un bimbo autistico. Valutazioni da neuropsichiatri infantili vari, mai ben direzionati o accolti a 360 gradi da strutture che aiutino lo sviluppo psicomotorio corretto, pareri discordanti fino alla proposta di farmaci, mai una diagnosi precisa, pediatra che non riscontrava problemi particolari e sosteneva che ogni bambino aveva i suoi tempi e tutto si sarebbe risolto e noi genitori sempre più persi. Nel frattempo gli insegnanti delle scuole elementari consigliano per le scuole medie il sostegno scolastico. L’approdo alla psicoterapia individuale, che è stata sicuramente un’àncora per otto anni e che tutt’ora L. frequenta, anche se a cadenza più ridotta, ma con serenità e positività. Dei consigli validi che sicuramente ci hanno sostenuto in tutto questo tempo, la sensazione che dopo tanti anni si fosse quasi alla meta con L., ma non si riuscisse a trovare la “chiave” per sbloccare gli ultimi e importanti nodi per una vita serena. La tendenza comunque di L. a bypassare la difficoltà eclissandosi, soprattutto a livello scolastico, la sensazione, dopo ogni colloquio, di precipitare di nuovo anni indietro e la fatica ogni volta di spiegare agli insegnanti: QUAL E’ IL PROBLEMA DI L. Con il Dottor Comello ci si è aperto un mondo di speranza e fiducia fin dal primo colloquio, in cui ho subito percepito che le pile di documenti con cui giravo da anni per le diverse visite non sarebbero serviti al nuovo cammino che ci attendeva. La prima cosa che mi ha detto il Dottore con il suo sorriso rassicurante è L. NON HA NIENTE, e questa certezza lentamente plasma un punto di vista e una prospettiva diversa dalle altre! L. fin dalle prime sedute è parso più sereno e padrone di sé, riducendo i tic, sta iniziando a parlare di sé e verbalizza sempre più i suoi dubbi e le sue paure, il più delle volte infondati, ma non li tiene dentro di sé alimentando inutili fantasmi. Anche la postura è cambiata, la sua andatura sempre curva e il suo cappuccio sempre in testa, hanno fatto spazio ad un andatura più dritta e sciolta; chi percepisce di più i suoi cambiamenti sono gli amici la cui osservazione è stata: MA COSA SARA’ SUCCESSO A L.? SEMBRA LIBERO …. Rimane un po’ di fatica nel percorso scolastico, ma siamo certi che tutto si risolverà, consolidati dalla nuova prospettiva che il Dottore ci sta permettendo di vedere. Anche di questo devo ringraziarlo, varie volte sono caduta nello sconforto e ho rubato alle sedute del giovedì torinese di mio figlio i miei 5 preziosi minuti con il Dottore per esprimere i miei timori. Ogni volta con un consiglio chiaro e fermo sono uscita raddrizzata e fortificata, come da ogni conferenza torinese cui non riusciamo proprio a mancare.
La mamma di L. 18
RINASCITA A 360°
Racconto in breve del mio prima: ultima di tre figli; insicurezza profonda di non sentirsi mai all’altezza; mettevo sempre tutti prima di me; sposata con un figlio; matrimonio infelice già dai primi anni; intervento alla colonna vertebrale con due stabilizzazioni; perdita di entrambi i genitori nell’arco di 6 mesi dopo un anno e mezzo di malattia; separazione difficoltosa e complessa; angoscia di rimanere sola; nevralgia e lombalgia persistenti nonostante forti terapie mediche subito dopo l’intervento alla colonna; vari percorsi psicologici alla ricerca di una serenità interiore. Mi sono ritrovata sola con me stessa, in un vuoto totale che mi soffocava interiormente, dolore al petto, lo stomaco che si restringe, al mattino non riconoscersi davanti allo specchio, gli occhi che non cessano di piangere, non sentivo la mancanza della figura di mio marito, ma la mancanza dei miei genitori. Essi rappresentavano l’identità di famiglia che ho avuto e che volevo avere. Dopo 6 anni dalla loro scomparsa piangevo ancora sulla loro tomba. Ero arrivata al punto di chiedermi se avessi fatto qualcosa di male per meritarmi tutto questo! Superato un problema se ne presentava subito un’altro, non c’era un momento di pace e tranquillità nella mia vita. Capivo che non ero più in grado d’affrontare le difficoltà quotidiane, mi serviva un aiuto esterno che mi aiutasse a risolvere definitivamente i miei problemi, volevo tornare a vivere ed essere felice! Il destino mi ha portato dal Dottor Comello. Ho iniziato il percorso con sedute di psicoterapia e già dalla prima è stato immediatamente tutto più chiaro … ho iniziato a guardare la mia vita da un’altra prospettiva; ho iniziato ad aver fiducia in me stessa ad avere una sensazione d’apertura mentale alla vita … il rendersi conto che io basto a me stessa, che sto bene anche da sola! Ho iniziato a dare alle persone che mi circondano le attenzioni che meritano; allontanando chi non le merita. Con l’inizio dell’ipnosi ho scoperto di avere tanta energia, tanti desideri, nuovi sogni da realizzare, mi sono chiesta con chi? La risposta è semplicissima, con me stessa e con chi vorrà percorrere la mia stessa strada. Ho imparato a non avere più mezze misure, basta compromessi, o tutto o niente. Egoismo? No amor proprio. Ho allontanato persone che parlavano d’amore come nei romanzi, ma a fatti non muovevano neanche una foglia! A suo tempo le avevo provate tutte, per i medici l’unica soluzione era tornare sotto i ferri senza nessuna garanzia dell’esito. La prima seduta d’ipnosi mi ha permesso di sospendere la forte terapia antalgica per il mio dolore nevralgico alla schiena e alla gamba sinistra che oramai limitava le mie attività quotidiane in quanto sentivo già l’effetto di benessere su me stessa e con le successive sedute è praticamente scomparso. Ora quel dolore è solo un ricordo. E’ stato difficile descrivere questa parte della mia vita perché ho imparato ad eliminare le cose che sono superflue e che riguardano un mio passato molto triste, sia mentale che fisico. Ora sono riapparsi nella mia mente i ricordi felici della mia infanzia, momenti vissuti con i miei genitori quando eravamo una famiglia. Adesso andare al cimitero a trovare i miei genitori è come andare a rispolverare ricordi felici di vita vissuta con loro, la lacrima non scappa più, m’invade una sensazione di serenità. Finalmente libera e rinata a 360°. Ora sto coltivando i miei sogni, sono più diretta nelle cose, nel lavoro, nel relazionarmi con gli altri e con mio figlio. Gli occhi sono lo specchio dell’anima, ed ora i miei sono tornati a sorridere alla vita. “Sorridi alla vita e la vita ti sorriderà”. Ora ci credo veramente, vivo la vita con quello che mi porta. Un grande ringraziamento al Dott. Comello e a tutto il suo Staff.
E. 43
EMICRANIA DA 8 A 43 ANNI
Ho 43 anni e ho sofferto di emicrania dall’età di 8, l’ultimo anno, conseguentemente ad accadimenti poco felici nella mia vita, quali la separazione, la malattia di mio papà e al conseguente aumento di stress sul lavoro, era diventata cronica con 3 o 4 attacchi invalidanti alla settimana. Ho provato diverse cure negli anni, ma con nessun risultato, sino a quando una cara amica, che non potrò mai ringraziare abbastanza per questo, guarita dalla sua malattia proprio grazie al Dr. Comello, mi ha consigliato di rivolgermi a lui e così ho fatto immediatamente iniziando un prezioso e duro percorso 7 mesi fa. Il Dr. Comello mi ha aiutato a capire da dove scaturiva la mia emicrania, i motivi per cui il mio inconscio reagiva negativamente ai presunti sensi di colpa e ansie che poi ho capito essere ingiustificati; questa consapevolezza maturata nel percorso con lui e l’ipnosi mi hanno fatto raggiungere questo formidabile risultato. Oggi sono consapevole che l’emicrania non potrà più riproporsi per quelle motivazioni, tanto meno le ansie e i sensi di colpa. Questa guarigione, dopo 35 anni di malattia mi ha permesso di aprirmi al mondo, ricominciare una nuova vita, ritrovando finalmente la serenità e l’amore, decisamente un risultato insperato sino a qualche mese fa, ma che mi permetterà di essere felice, grazie all’aiuto del Dott. Comello e il percorso fatto assieme. Grazie davvero Dottore, e grazie a E.
P.43
DOLORE PELVICO CRONICO: LA GUARIGIONE DOPO 26 ANNI RISPETTANDO LA RIMOZIONE
Il mio inferno è cominciato a 16 anni dopo un viaggio a Firenze. Al rientro ho iniziato a soffrire di cistite, imbottita di antibiotici non passava mai. All'epoca facevo il liceo e mi ricordo il dolore a stare ore e ore seduta al banco a fingere che fosse tutto ok nonostante i bruciori lancinanti. Dopo due anni ho finalmente trovato un urologo più innovativo e grazie a infiltrazioni in vescica il dolore è finalmente cessato; credevo di essere uscita dall'incubo, ma mi sbagliavo il dolore era ancora lì latente e aspettava solo di manifestarsi sotto altre forme. Iniziano infatti i primi rapporti sessuali e ritornano i problemi, ora vaginali: candide, bruciori ecc. Ogni rapporto era una tragedia e così inizia la trafila di ginecologi; di nuovo antibiotici, pillole ... e grandi baroni che mi dicevano “non hai nulla stai rifiutando il partner”, ma io sapevo che non era così perché ero veramente innamorata e quindi non mi sono arresa. Ho finalmente trovato una ginecologa con la G maiuscola che ha diagnosticato la mia malattia: vestibolite ovvero contrazione anomala del muscolo pelvico con conseguente sofferenza anche del nervo pudendo. Inizio la terapia e il muscolo torna normale e comincio ad avere una vita sessuale serena. Effetto eliminato quindi, ma la causa? Questa era rimasta sconosciuta e ancora pronta a colpire ed è così che un pantalone più stretto o un giro in moto erano in grado di provocarmi ancora fastidi. Finalmente ho incontrato il Dott. Comello e grazie a lui e alla sua terapia ora la causa è stata definitivamente debellata e da più di un anno non so cosa sia la pubalgia. Cosa ha fatto scattare tutto? Cos’è successo a Firenze? Non lo so e come dice il Dott. Comello se l’ho rimosso non dobbiamo andare ad indagare, ma resta il fatto che la mia mente ha evidentemente fatto scattare un meccanismo relativo all'apparato urogenitale (credo con finalità protettiva e contestualmente punitiva) che la medicina riusciva a placare, ma non a smantellare. Ora evidentemente la mia mente, grazie al Dott. Comello, ha deciso che è giunto il momento di smantellare il tutto e, finalmente, dopo più di venti anni, non so cosa voglia dire dovermi preoccupare di un pantalone più stretto o di un giro in moto più lungo!! E posso essere serena. GRAZIE DOTT.COMELLO. Con affetto
E. 42
TERAPIA ANTALGICA PER DOLORE OSSEO IN AMBITO ONCOLOGICO
Dolore: dolore osseo alla branca ischio pubica destra derivato da microfrattura alla lesione metastatica del carcinoma del retto. La microfrattura è sorta nella notte di sabato scorso. Dolore acutissimo, insopportabile e difficilmente controllabile nelle giornate di domenica e lunedì; da martedì in miglioramento, ma impossibile camminare senza stampelle, nel letto difficile trovare posizione. Dolore localizzato sotto l’inguine acutizzato se si esercita una pressione con le dita della mano. Movimenti laterali impossibili o molto dolorosi. Difficile stare seduta. Prendo anche la morfina per cercare di attenuare il dolore. Nel letto trovata una posizione il meno dolorosa possibile, cerco di evocare una seduta di ipnosi (l’inizio) e questo mi aiuta a rilassarmi e a farmi dormire meglio.
Seduta di ipnosi: A fatica raggiungo la saletta in cui vi è il piano armonico. Difficile stare seduta su una sedia, mi metto semi sdraiata sul divanetto con la gamba destra distesa. Inizia la seduta e io inizio immediatamente a rilassarmi tant’è che sento immediatamente la testa scivolare di lato e i muscoli delle spalle e delle braccia e le mani “andare giù”. La voce profonda e pacata del Dottor Comello mi accompagna in questo percorso di rilassamento. La mia coscienza è vigile, ma “immobile”, non sento la necessità di nulla, di fare alcun movimento. “Immagini un gruppo di nuvole bianche e leggere che portano via i suoi pensieri, anche quelli più pesanti” e io mi sento tranquilla e in pace con me stessa. “Le mie parole stanno insegnando alla sua mente ciò che la sua mente sa fare”, la mia sensazione di dolore scompare. “Concentri la sua attenzione sulla sua mano sinistra che diventa sempre più leggere e sale … e si distende … la sua mano si chiude a pugno e il suo braccio diventa un tutt’uno con la sua spalla … e il braccio non può essere piegato né il pugno aperto …” e così è, lo posso vedere con i miei occhi! “Leggerezza e determinazione che le faranno cambiare il modo di vedere le situazioni della sua vita … anche quelle più pesanti e difficili da affrontare”. Effettivamente in queste ultime settimane ho affrontato meglio le mie situazioni difficili sia di lavoro che di salute, con più determinazione ed efficacia. “Adesso sposti la sua attenzione sulla sua mano destra e tocchi con due dita il punto dolorante e cominci ad emanare una sensazione di calore… che scioglie il dolore …”. Sì è vero il dolore si scioglie sotto l’effetto del calore emanato dalla mano, entrambe le mani sono calde e pulsanti, come un cuore caldo e pulsante. “… Adesso sentirà un profumo, il suo profumo, lo inali profondamente, la sua mente potrà evocarlo nei prossimi giorni per poter evocare questa sensazione di calore e benessere”. Nei giorni scorsi ho evocato il mio profumo e anche se non mi ha tolto questo dolore (mai trattato in precedenza) mi ha aiutato a rilassarmi. “… quando si sveglierà si sentirà bene, nessun dolore e porterà con sé questa sensazione per le prossime ore e per i prossimi giorni”. Appena sveglia ho provato a far pressione sul punto dolorante e non ho sentito alcun dolore! Mi sono alzata con meno fatica di prima e ho iniziato a camminare senza stampelle e man mano che camminavo la sensazione di indolenzimento si attenuava. Sono molto felice di questo risultato!
Due giorni dopo
Sono passati solo 2 giorni, ma il mondo per me è cambiato in meglio! Mercoledì scorso sono arrivata in taxi (grande dolore per salire) molto dolorante, camminando a fatica e aiutandomi con le due stampelle, tant’è che la seduta è avvenuta al pian terreno. Dopo la seduta sono stata in grado di reggermi e camminare senza l’aiuto delle stampelle e il dolore era più che dimezzato. Sono tornata in taxi, ma senza dolore. Nel corso della giornata sono rimasta a casa a riposo, ma gli spostamenti all’interno dell’abitazione erano diventati più fluidi e spontanei. Solo lo star seduta sconta ancora un po’ di dolore per via che mi appoggio direttamente sull’osso interessato. Anche i movimenti nel vestirmi e svestirmi sono molto migliorati. Verso sera, ora di andarmi a coricare, il miglioramento è ancora più netto. La notte riposo e la mattina di giovedì mi alzo presto perché ho deciso che andrò in studio per almeno una mattinata di lavoro. Cammino non molto spedita, ma senza dolore; prendo l’auto, guido io e la gamba destra, quella interessata, fa molto bene il suo dovere. A fine mattinata esco dallo studio, prendo la metropolitana per andare alle Molinette per la visita oncologica. Al termine decido che devo tornare in studio perché il lavoro che si è accumulato è molto (e mi si prospetta anche la necessità di lavorare tra Natale e Capodanno …). Lavoro fino alle 17.30, esco, vado a prendere l’auto e vado a prendere mia figlia in Facoltà. Sono molto stanca, ma anche molto soddisfatta di essere riuscita a fare cose che, fino a due giorni prima, ritenevo impossibile riuscire a fare. Questa mattina mi sono alzata presto per venire alla seduta di ipnosi, ho guidato l’auto. Sento ancora dolore (poco) all’osso. Nel corso della seduta anche questo si è annullato. Ora ho “il ricordo” del dolore che mi fa camminare “come se” avessi ancora dolore: dovrò insegnare al mio corpo (alla mia gamba) a tornare a camminare in modo fluido e disinvolto. Questa meta raggiunta mi fa ben sperare per il futuro!!
A.M. 57
UNA PSICOLOGA: COME UN CIECO CHE TORNA A VEDERE DOPO 20 ANNI DI BUIO
Sono una Psicologa, Psicoterapeuta. Conobbi il Dr. Comello grazie ad un parente che in seguito ad una terapia con lui centrata sull’ipnosi risolse un’emicrania, cronica e profondamente invalidante, che durava da più di trent’anni. Oltre a lasciarmi senza parole, questo fatto mi fece riflettere sulla straordinaria potenza terapeutica dello strumento “ipnosi” e provai il desiderio di essere altrettanto efficace nell’aiutare i miei pazienti. Ma è possibile aiutare altri a stare bene se i primi a soffrire siamo noi? Iniziai a soffrire di disturbi dell’alimentazione all’età di 15 anni: binge eating disorder, alternato a periodi di restrizione alimentare anche molto grave (con amenorrea e tutto ciò che ne consegue). In concomitanza ad un’alimentazione “disturbata”, poi, c’erano i disturbi dell’umore (umore depresso, che si alternava a periodi di umore ipomaniacale, apatia, abulia, anedonia, ansia, angoscia) che in più occasioni mi portarono a rinchiudermi in uno stato di isolamento psicofisico e di inazione, oserei dire letargica, ad interrompere gli studi, così come qualsiasi attività stessi portando avanti, a non prendermi cura dei miei bambini, di tre e quattro anni. Ecco che allora il Dr. Comello, da mentore, divenne per me l’ultima (dopo quattro psicoterapie, la laurea in Psicologia e la specializzazione in Psicoterapia) àncora di salvezza. Quello che poi è avvenuto nello studio del Dottore è stato eccezionale, fin dal primo incontro. Anzitutto una diagnosi spiazzante, che mi ha sconcertato ed ha iniziato, lentamente ma inesorabilmente, ad incrinare ogni mia più profonda certezza, ogni singolo mattone posto in opera in anni di terapie e di riflessioni solitarie sulle origini della mia sofferenza psichica. Dopo aver scardinato, una dopo l’altra, ogni modalità di pensiero disfunzionale che non faceva che alimentare tutto il mio dolore e che ormai mi apparteneva, ci siamo approcciati all’ipnosi, dove la mente, trovandosi in uno stato di coscienza molto più autentico di quello abituale, poiché libero dai condizionamenti del pensiero razionale, può ricevere i semi costituiti dalle parole, profondamente evocative, pronunciate dal Dottore e da questi semi può far germogliare una nuova condizione. Grazie alla diagnosi –che il Dottore mi fece in prima seduta, dopo che, in una manciata di minuti, gli avevo snocciolato i punti salienti della mia vita- sicura, certa, inesorabile, nonostante i miei dubbi e le mie perplessità, dopo una decina di sedute, la mia mente ha appreso ad essere “forte come il pugno d’acciaio e determinata come il gabbiano che sceglie di lasciarsi andare ad una lunga planata” ed ha saputo guidarmi nella giusta direzione e cogliere, finalmente, quella frattura identitaria che, non identitariamente riconfigurata, aveva causato tutta quella sofferenza, tutto quel dolore, aveva fatto sì che per più di vent’anni io avessi vissuto una vita che, sotto un sottile e labilissimo strato di apparente “normalità” e serenità, covava un abisso infernale, terrifico ed angoscioso. Il Dr. Comello mi ha preso per mano dal profondo di quell’abisso e, con una professionalità che raramente ho avuto modo di riscontrare nei professionisti della salute mentale, unita ad un’incredibile umanità, nel significato latino del termine humanitas, con cui l’uomo rivendica il diritto-dovere di interessarsi ai problemi degli altri uomini con un atteggiamento di solidarietà e condivisione, mi ha mostrato la direzione della via d’uscita. Oggi mi sento come un cieco che torna a vedere dopo più di vent’anni di buio e la mia esistenza quotidiana ha repentinamente subito un cambiamento radicale. Un Grazie, ovviamente, non è né potrebbe mai essere abbastanza. Tuttavia, dal profondo del cuore, Grazie, Dr. Comello!
L. 36
UNIVERSITA’, SUPERARE UN MOMENTO DIFFICILE PER UN FUTURO DI SODDISFAZIONI
Ho deciso di rivolgermi per la prima volta al dottor Comello dopo il mio primo anno di università. I motivi principali per cui mi sono rivolta a lui erano l’ansia dell’affrontare gli esami (il primo anno non ero riuscita a dare esami) e la gestione della rabbia, ho un carattere molto impetuoso e per via della mia impulsività mi è capitato più volte di rovinare dei rapporti. Ero giunta ad un momento in cui non sapevo più come gestirmi e così mi è stato proposto di iniziare una terapia. Inizialmente ero molto scettica perché non credevo che una persona a me estranea potesse aiutarmi nell’affrontare i miei problemi. Con il passare dei mesi però mi sono accorta che il mio modo di affrontare certe situazioni era cambiato. Ho cambiato Facoltà e ho iniziato a comportarmi in modo più razionale di fronte a situazioni che normalmente mi avrebbero fatta arrabbiare. Cambiando Facoltà ho perso un anno, ma grazie al Dottor Comello ho capito che anche l’anno che ho perso non è stato perso fino in fondo, ma mi è stato utile a capire cosa volessi fare realmente. Ora sono in pari con gli esami, mi piace molto quello che studio e vivo le relazioni in modo tranquillo, affrontando tutto con serenità, senza farmi prendere dall’ansia o dalla rabbia. La cosa che ho notato entrando per la prima volta nella sala d’aspetto è stata la frase nel quadro: ‘La più grande scoperta della mia generazione è che l'uomo può cambiare la propria vita cambiando il proprio atteggiamento’ e il Dottor Comello mi ha fatto capire nei mesi, quanto questo sia vero.
E. 21
UNA UNA VITA CHE AMMALA
Scrivo la mia esperienza per far capire come ognuno di noi abbia la capacità e la forza di rendere migliore la propria esistenza, sempre! La mia storia inizia parecchi anni fa con la perdita di mia madre, in pochissimo tempo. Sono stati mesi dolorosissimi che mi hanno portata ad un radicale cambio di vita, completamente diversa da quella che avevo vissuto fino ad allora. Qualche tempo dopo mi viene presentato quello che per noi donne è il "principe azzurro", l'uomo perfetto insomma. Insieme viviamo una bellissima storia, durata alcuni anni.... poi la fine! Tristezza, delusione, rabbia entrano nella mia vita. Poco dopo mio padre, ormai anziano, si ammala e quindi inizio a prendermi cura di lui a tempo pieno, restando in compagnia della figura, ormai inesistente, di quell'uomo di cui tempo prima mi ero innamorata, che per me era fondamentale in quel momento per poter sopravvivere a tutto ciò che mi stava accadendo. Ho trascorso anni davvero molto faticosi e difficili, a tal punto da ammalarmi. Provata fisicamente e psicologicamente mi arrendevo a qualsiasi malanno, ormai priva di difese immunitarie. Mi sono rivolta a parecchi esperti, ma senza alcun risultato. Io avevo voglia di stare bene, di riprendere in mano la mia vita, insomma, di ritornare ad essere una persona diversa da come la mancanza di affettività mi aveva portata ad essere, ma da sola non riuscivo. Un giorno, molto incuriosita dalla parola "ipnosi", inizio il mio percorso di guarigione. Sono arrivata in studio davvero a pezzi, ma la grande professionalità e umanità del Dott. Comello ha saputo, con naturalezza, tramite una serie di sedute, farmi ritrovare la serenità, la tranquillità e la voglia di intraprendere un nuovo percorso di vita. Grazie di cuore!
L. 54
DEPRESSIONE, PSORIASI E DISTURBO ALIMENTARE
Ho 48 anni e da circa venti sono affetta da psoriasi. Dopo le due gravidanze ho preso peso e non riesco più a dimagrire. Mi sento bene solo mangiando ed ho iniziato a considerare il cibo come mezzo efficace per affrontare i problemi e il mondo esterno. Senza rendermene conto ho maltrattato e devastato il mio corpo ed ora mi chiedo cosa ho fatto di così terribile per odiarmi tanto. Sono caduta in uno stato depressivo piuttosto pesante, senza avere tendenze suicide, ma iniziando a capire gli autori di questi gesti. Piangevo di nascosto e in continuazione ed ho iniziato a temere di non essere più in grado di affrontare il mio lavoro al servizio del pubblico. Sono guida turistica e mi trovo costantemente in mezzo alla gente. Purtroppo la mia bassa autostima mi aveva portata a ritenermi un’incapace e al conseguente stato di apatia e immobilismo che ultimamente mi contraddistinguevano in ogni ambito. Non mi ritenevo nemmeno più in grado di guidare fino a Torino. Non riuscivo più ad agire e, peggio ancora, a reagire ai problemi quotidiani di piccola e di grande entità. Ero entrata in un vortice di negatività che mi trascinava ogni giorno in abissi sempre più profondi e senza via d’uscita. “Noi siamo ciò che pensiamo”; “I pensieri positivi generano il positivo e quelli negativi il negativo”; “Se non sei in grado di aiutare te stesso non sarai mai in grado di aiutare gli altri”. Queste considerazioni mi hanno portata ad ammettere di avere bisogno di un aiuto esterno. “La porta per uscire da un problema non si forza, ma si apre con una chiave. Io mi occupo di creare quella chiave per utilizzare quella parte di mente che normalmente non sfruttiamo”: queste parole pronunciate dal Dott. Comello durante una conferenza ed i risultati tempo prima ottenuti da mio figlio, in terapia presso di lui, mi hanno fatto prendere la tanto sofferta decisione. Avevo bisogno del suo aiuto e mi sono ripromessa di trovare il modo ed il tempo per seguire questo nuovo percorso. Senza accorgermene stavo facendo la fine della rana bollita che, messa in una pentola di acqua fredda sul gas acceso, continua a nuotare senza accorgersi che l’acqua diventa sempre più calda e la rana non riuscirà più a saltare fuori dalla pentola. Sin da bambina ho imparato ad affrontare la vita e le difficoltà stringendo i denti e andando avanti, senza confidarmi con nessuno e trattenendo qualsiasi emozione. Il pianto è stato l’unico mio sfogo. Volersi bene e credere in se stessi sono alla base della vita di ognuno, ma sono concetti che vengono insegnati raramente; oltre al rifiuto della mia persona ho vissuto con un costante senso di colpa anche per avvenimenti indipendenti da me. Ho imparato a non condividere i miei pensieri e i miei segreti ed è ciò che ho fatto anche in studio dal Dott. Comello, prolungando così i miei tempi di guarigione. Devo riconoscere l’abilità del Dottore che è riuscito a capire attraverso i miei pianti e i miei silenzi parte dei miei disturbi e dopo sei sedute piangevo solo di rado e avevo iniziato a vedere i problemi da un’altra angolazione. Sono riuscita a parlare spontaneamente dopo nove mesi di terapia; ora non piango più e affronto anche i problemi gravi con serenità. Inoltre, negli ultimi mesi ho elaborato e superato lutti importanti. Inizio a sentirmi meno inadeguata in mezzo alla gente e il mio atteggiamento nei confronti del prossimo non è più di chiusura a riccio, ma di apertura, spesso riuscendo ad infondere gioia e tranquillità. Ora abbiamo potuto iniziare a lavorare sulla psoriasi. Dopo tre sedute è quasi completamente scomparso il forte prurito che mi divorava e costringeva a grattarmi fino a farmi sanguinare. Sono pienamente cosciente del lavoro che devo ancora fare per allontanare le ombre del passato e raggiungere la piena accettazione di me stessa e quella felicità che ogni essere umano si merita. Ringrazio profondamente e con stima il Dott. Comello per il grande lavoro svolto sulla mia personalità, nonostante i muri e le barriere che mi hanno probabilmente resa una delle pazienti meno collaborative.
D. 48
Guarire dalla depressione dopo 30 anni
Mi chiamo A. e ho 63 anni. Voglio condividere con voi il cambiamento della mia vita. Per trent’anni ho sofferto di depressione. La depressione è un lungo tunnel buio, senza uscita. In tutti questi anni mi sono rivolta a diversi specialisti sperando di trovare un “Qualcuno” che mi potesse aiutare. Ho cambiato, provato, aumentato le dosi di antidepressivi, ma dopo qualche mese mi sentivo come all’inizio della cura! Isolata da tutto e da tutti, il fastidio di sentire le mie nipotine parlare, ridere, giocare! Lasciare il lavoro! A maggio 2016 feci la solita visita dallo specialista al termine della quale mi disse di dovermi ricoverare. Non avendo trovato spiragli di luce in tutto questo tempo, ero propensa al ricovero sperando di mettere fine alla mia malattia ormai diventata un grande peso. Mia figlia, essendo stata qualche giorno prima, ad una conferenza del Dottor Walter Comello ed avendo sentito le testimonianze di alcuni pazienti, mi fissò un appuntamento nello studio. Pochi giorni dopo andai alla visita. Il colloquio con il Dottor Comello fu per me positivo, mi diede sicurezza e fiducia. Iniziai settimanalmente il percorso di psicoterapia guidata dal Dottore, ogni seduta è stata, ed è, un’esperienza nuova, uno stare ogni volta meglio, un abbandonarsi totalmente e le sensazioni di viaggiare tra le nuvole, dello scorrere dell’acqua del fiume e la parola “chiave”. Dopo due mesi di psicoterapia il Dottore mi eliminò gli antidepressivi. Ho iniziato un momento di difficoltà, ma grazie al costante supporto del Dottor Comello ho superato anche questa fase. Ora, a dicembre, sto finalmente bene, ho acquistato sicurezza e lucidità mentale, voglia di vivere. La mia vita è cambiata. Finalmente ho trovato quel “Qualcuno” che mi ha ridato la voglia di fare tanto, aiutare chi come me vive questa malattia e grazie al Dottor Comello ho risolto altri problemi di salute. Infinitamente e affettuosamente Grazie!
A. 63