2020
28 dicembre
Un ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato agli incontri di Aosta e Torino e a coloro che hanno richiesto il libro in spedizione. In 4 giorni sono state vendute 250 copie, domani arriva la prima ristampa
24 dicembre
24 dicembre
24 dicembre
24 dicembre
24 dicembre
24 dicembre
24 dicembre
24 dicembre
19 dicembre
LA BUONA MEDICINA E' DIVENTATA UN LIBRO. Le attuali normative non consentono eventi collettivi di presentazione, pertanto mi farà piacere incontrarvi sabato prossimo singolarmente e in sicurezza a Torino e Aosta presso le librerie che distribuiranno il libro e ove sarà possibile acquistarlo. Seguiranno altri appuntamenti in altre città dopo le festività. Sarà anche piacevole occasione per scambiarci gli auguri
19 dicembre
50 articoli per 50 interminabili giorni, un contributo utile in un periodo difficile e oltre. La buona medicina. Come difendersi dal Covid-19 e diventare migliori è una rubrica nata per offrire strumenti di sostegno nel tempo del lockdown e rispondere a preoccupazioni generate da una condizione inaspettata e minacciosa come quella di una pandemia. In questo libro quei temi continuano ad essere uno strumento utile al lettore per affrontare ogni giorno, le diverse situazioni e stati d’animo che la vita impone. Una guida di buone pratiche per la qualità della vita, per rafforzare il sistema immunitario, alla base del nostro benessere psicologico e alla salute del nostro organismo. Per chi lo desidera uno strumento di lavoro quotidiano su di sé e per la propria migliore interazione con il mondo. Molti articoli sono stati pubblicati su diverse testate giornalistiche, altri sono inediti e alcuni sono un elogio alla mia città, Torino, in una lettura poetica e storica che cuce i temi trattati con intesa leggerezza e poesia. Al termine del libro 50 testimonianze tra le tante ricevute in quei giorni che contribuiscono ad un elogio alla vita
9 dicembre
9 dicembre
3 dicembre
Quando si comprenderà che la comunicazione è una cosa seria e non il teatro dei burattini, quando se ne comprenderanno le conseguenze e le responsabilità, quando le parole saranno un raffinato mezzo e non un inutile o dannoso fine, allora chi parla e chi ascolta sarà migliore
1 dicembre
William Osler medico di origine canadese vissuto tra la fine dell’800 e i primi del 900 in Inghilterra e negli Stati Uniti. È considerato il padre della medicina moderna, storico e scrittore, ha creato i sistemi formativi della attuale formazione medica. Tra i tanti documenti: “Uno dei compiti del medico è educare le masse a non prendere medicine” e “Il giovane medico comincia la sua professione prescrivendo venti medicine per ogni malanno e quello vecchio finisce per prescriverne una sola per venti
24 novembre
La Giornata internazionale contro la violenza sulle donne quest’anno assume un significato particolare e ancora più importante. Il lockdown causato dalla pandemia di Covid-19 ha coinciso con un aumento delle violenze intra famigliari e in particolare sulle donne. Da queste situazioni è stato difficile sottrarsi anche materialmente determinando il triplicarsi dei casi rispetto all’anno precedente. Nei primi 10 mesi del 2020 i femminicidi sono stati 91, uno ogni tre giorni come nel 2019. Le richieste di aiuto alle associazioni sono cresciute del 73% (Istat). Prima di osservare le tristi conseguenze di atteggiamenti colpevoli e l‘inadeguatezza di scelte legislative ci sono situazioni di disagio che necessitano di interventi diversi capaci di interrompere o prevenire il dramma. La triste lettura dei dati dimostra che sanzionare la colpa non basta, prima si deve curare il disagio
24 novembre
UN SORRISO se non è in grado di cambiare il mondo è in grado di cambiare il proprio. In questo tempo l’uso della mascherina porta le persone a non sorridere e a non ricevere sorrisi. Questo determina una crescente chiusura in se stessi e ad atteggiamenti sempre più sfuggenti verso gli altri. Chi non sorride con la bocca rischia di non sorridere “con il cuore” e non produrre endorfine e serotonina alla base della qualità di vita e di un efficiente sistema immunitario. La necessità del sorriso e ciò che rappresenta per la salute personale e sociale ci ha pertanto suggerito una simpatica iniziativa a cui mi piacerebbe partecipaste tutti. Più siamo meglio è! Mandate il vostro miglior "sorriso mascherato", saranno gli occhi a trasmettere il sorriso. Creeremo un messaggio corale che farà bene a noi e agli altri.
20 novembre
20 novembre
19 novembre
Gentile Signora/e, a distanza di qualche mese, dovendoci misurare ancora con il Covid-19, sollecitato da molte vostre richieste, riprendo a scrivervi dalle pagine de LA BUONA MEDICINA. L'intento torna ad essere quello di voler dare un contributo utile su alcuni aspetti di questo periodo difficile. Siamo come prima e più di prima invasi da una grande quantità di informazioni contraddittorie che generano, a livelli diversi, ansie e insicurezze. I toni di politici, media e scienziati si sono alzati a volte in modo imbarazzante. Rispetto al primo periodo in cui la gente cantava sui balconi, scriveva su striscioni il proprio senso di comunità e solidarietà e le bandiere sventolavano alle finestre, oggi il clima e l'umore generale sono profondamente diversi. La delusione per una vita che torna a livelli di sopravvivenza quando sembrava rifiorire, il ripetersi di restrizioni, isolamento sociale, rinunce a stili di vita diventati parametri loro stessi della qualità della vita generano sentimenti opposti, ma da gestire con cautela. Quella sorta di sindrome del Burnout sociale definito dall'Organizzazione Mondiale della Sanità Pandemic fatigue, può portare da un lato stati di apatia e depressione e dall'altro aggressività e insofferenza. E se questa volta i tempi potrebbero essere più lunghi prima di pensare a tornare alla cosiddetta normalità, ancor più sono presenti le preoccupazioni in merito alla salute e in assenza di un protocollo di intervento, alla loro eventuale gestione. Mi auguro quindi che questo nostro rincontrarci su LA BUONA MEDICINA possa essere un contributo positivo
16 novembre
Ultime buone notizie: il grande vaso di cristallo contiene i farmaci che i pazienti dopo i loro risultati in psicoterapia non hanno più bisogno di usare
16 novembre
LA RABBIA? DEVE ANCORA ARRIVARE. La rabbia non cresce esplode, o per lo meno prima è altro. La rabbia è la fine di un imbuto scuro in cui scivolano altri sentimenti che si impastano l’un l’altro e la loro alchimia ha il colore della rabbia. Quel colore non sarà disteso sulla tela, ma schizzerà sulle pareti perché il pennello imbevuto in quel colore servirà a squarciarla dalla parte del manico. La rabbia ha l'odore dello zolfo, come il vulcano e l'inferno, come l'alito del drago un attimo prima delle fiamme. Chi non crede al Paradiso potrebbe essere lusingato dall'inferno, se il primo non si sa se esista il secondo è ora, dipende da te ed è a portata di mano. Il potere della mano è irresistibile, in lei il ruolo della carezza o di colpire. La delusione e l'amarezza la armano più di ogni altra cosa perché nulla ferisce, avvelena e ammala più della prima, ma la rabbia è soluzione ad una peggior amarezza. Se il Paradiso dipende dal giudizio di chi sa chi, l’inferno è una fantastica e meravigliosa tua scelta
13 novembre
GIORNATA MONDIALE DELLA GENTILEZZA. Ci sono giorni che malgrado le difficoltà non possono passare inosservati perché sono portatori di valori che contano. Saranno questi nei momenti peggiori a fare la differenza, a darci la forza di superarle e poi a renderci migliori. Un giorno per persone per bene
13 novembre
Le sedute di psicoterapia proseguono in presenza e via Skype. Anche l’ipnosi, per chi ha già iniziato il percorso, può essere svolta online con ottimi risultati. Il paziente, isolatosi in una stanza della propria abitazione o nel proprio ufficio senza essere disturbato, utilizza la mascherina per gli occhi in dotazione che gli consente un ulteriore isolamento dall’ambiente circostante e distraente. La mente seguirà la voce che conosce e lo accompagna dello psicoterapeuta nel suo percorso personale
13 novembre
RESPONSABILITÀ: La nostra colpa ancora al passato e prevede la sanzione dell'infelicità, la responsabilità è la porta verso un futuro migliore
13 novembre
IL FALLIMENTO UCCIDE. Oltre e dopo il dramma c'è spesso un’irresponsabile comunicazione. Le parole hanno il peso della morte perché sono da un lato all'origine del dramma stesso e dall'altro un’inconsapevole narrazione della cronaca. Chi non conosce il potere della parola deve fare altro, qualcosa che non la necessiti. Da “elaborare il fallimento” della psicologa alla “furia del papà killer” del giornalista, due gravi e irritanti espressioni che non rendono merito alla verità, alla sensibilità di chi legge e soprattutto alla drammaticità dei fatti. La necessità di presentare degli uomini “fragili” come dei mostri, per continuare a distinguere il bene dal male, rischia di portare altri a non riconoscersi nella propria fragilità, ma parte del male stesso e per questo capaci di compierlo. La psicoterapeuta dichiara sui giornali che certe cose accadono perché non viene elaborato il fallimento. La parola “fallimento” è la causa unica del dramma. L'idea che quando una storia finisce, perché finisce l'amore, questo sia il fallimento di una vita e di sé come uomo, può portare a insopportabili sentimenti e tragiche conclusioni. Le storie d'amore, come tutte le cose, sono belle fintanto che lo sono e la loro fine è possibile per molte ragioni che vanno comprese, ma mai si deve pensare che questo sia da ritenere un fallimento. Il senso di fallimento toglie valore a tutto, a sé e a tutto ciò che prima si riteneva fosse la ragione della propria vita. La sofferenza, il senso d'impotenza e l'idea stessa del fallimento fanno di quel uomo un uomo che ha bisogno di aiuto. Denominarlo nei titoli dei giornali “papà killer” stride alla coscienza di ognuno e alla memoria di vite che non ci sono più
12 novembre
IN STUDIO: L’ UOVO DI CERAMICA. Raffinata manifattura salentina dono di un paziente a simbolo della sua guarigione. L’uovo è infatti simbolo della creazione e della nascita, sia in una visione laica che in una visione cristiana, in ogni cultura di ogni tempo è il protagonista delle cerimonie. Lo si trova già nelle tombe del Neolitico, realizzato in pietra o in terracotta e nei sarcofagi egizi in cui si trovano chiari riferimenti all’uovo primordiale. Il mito si manifesta legato alla figura della Fenice che da un uovo rinasceva a nuova vita. Per gli alchimisti l’uovo rappresenta il simbolo capace di riportare ogni elemento alla sua purezza originaria e veniva assimilato alla pietra filosofale
11 novembre
LA MORALE DEL MALE è una serie di racconti pubblicati da Torino Magazine dove un IO narrante descrive in modo puntuale e a volte ossessivo come emozioni e lucidi pensieri si incontrano in una logica drammatica, ma che anche nel peggiore paradosso ha una sua morale. La parte letteraria è solo al servizio di una realtà tragica che non necessita di fantasia. Una lettura a volte faticosa, ma autentica come non mai. Mi piace guidare quando piove, sentire il ritmo variabile delle gocce sulla carrozzeria, l'acqua che cola sui vetri, lo schizzare delle pozzanghere mentre le mie mani accompagnano il volante e il piede aumenta la sua pressione sull'acceleratore. Mi piace vedere la parabola dell'acqua a destra e a sinistra dalla mia potente automobile che schiaccia ogni cosa ha di fronte e gode di quanto alti sono i flutti. Non mi sento più solo e dire che un tempo era un insopportabile tormento. Mi piace guardarmi negli occhi nello specchietto retrovisore, confidare a quegli occhi i miei più inconfessati pensieri e qualche volta ascoltare la mia voce per capire che effetto fanno alle mie orecchie
10 novembre
Ultime buone notizie: in studio c’è un grande vaso di cristallo che contiene i farmaci che i pazienti a seguito dei loro risultati non hanno più bisogno di usare
28 ottobre
28 ottobre
28 ottobre
22 ottobre
IL CORAGGIO E IL DRAGO. Tutto intorno è buio, la fiaccola illumina il pugno sinistro che la regge, l'avambraccio destro è teso, le vene sono gonfie di sangue richiamato in superficie dai muscoli ed il secondo pugno a cui è affidato il compito stringe l'elsa come a fonderla nel palmo della mano. Le dita sono come incollate all'impugnatura, l'adduzione del pollice fa di loro una sol cosa. L'odore di umidità delle pietre della grotta entra nel naso, si incolla alle papille olfattive, scende nei polmoni. Il cuore batte colpi ritmici ed intensi come a voler accelerare il passo. Gli occhi sono piccoli per scorgere nel buio ciò che la fiamma ancora non vede e per proteggere le pupille dall'improvviso. La bocca è asciutta, la saliva attende il momento della battaglia finale per lubrificare l'ira nell'infuriare della battaglia. La punta della spada taglia il buio e la paura, lampeggia riflettendo la luce della fiaccola ed illumina la via del coraggio. Il coraggio non si sceglie, il coraggio non appartiene ai nostri geni, il coraggio nasce dalla necessità impellente, per non morire, per un fine inevitabilmente importante e diventa eroismo
20 ottobre
20 ottobre
20 ottobre
20 ottobre
20 ottobre
20 ottobre
20 ottobre
20 ottobre
20 ottobre
20 ottobre
19 ottobre
IL MIO METODO. In questo mondo conti solo se sei ricco o fai credere di esserlo. Quando non potevo permettermelo, il Rolex lo mettevo finto, comprato da uno che vendeva quelli ‘buoni’, automatici e con la corona marchiata. Al bancone dei bar in piazza San Carlo o nei migliori ristoranti di Torino, far sporgere dal polsino della camicia la ‘corona’ faceva venire l'acquolina in bocca alle donne e gli occhi di una banda di fessi si riempivano di stima. Imbecilli che volevano apparire e fare bella figura con le donne, quando eravamo nei locali ‘giusti’ a San Sicario o a Courmayeur. Sì, perché anche quelle te le porti a casa nella stessa maniera. Mia madre non sarebbe andata a letto con uno per il suo orologio pensando poi di sistemarsi per la vita, non se ne sarebbe neanche accorta del suo orologio. Mia madre mi ha sempre ‘insegnato bene’ e ha sempre lavorato spaccandosi la schiena per consentire a me e a mia sorella di studiare e che non ci mancasse nulla. Doveva fare anche le veci di nostro padre, che ha abbandonato me quando avevo due anni e lei incinta di mia sorella quando ne aveva meno di trenta. Se n'è andato come un ladro e non l'abbiamo più visto. Avrò preso da lui quasi senza conoscerlo. Non c'è niente che mi faccia più godere di guadagnare tanti soldi con i soldi degli altri, mi fa godere più di una bella donna, e poi con quelli te ne fai quante ne vuoi
18 ottobre
Se dietro alle nuvole c’è sempre il sole, sotto alla mascherina c’e sempre un sorriso. Così vuole la vita
16 ottobre
16 ottobre
16 ottobre
16 ottobre
16 ottobre
16 ottobre
14 ottobre
L'INVIDIA, TE LA DEVI MERITARE. C'è una cosa terribile in questo mondo, che molta gente impieghi la stessa passione per essere felice e l'altra metà per impedire agli altri di esserlo. Socrate la definiva l'ulcera dell'anima, ma come questa non ti accorgi del suo insorgere se non quando è tanto grande da essere fuoco e bruciare intensamente dentro. Quando ancora non ne hai legittimato la presenza è un'emozione inaspettata, muove in modo forte contro i sentimenti di sempre. Ti turba, ma a lei ti inchini, come un servo scaltro di fronte ad un padrone da cui presuppone trarre vantaggio. L'invidia ti dà un piacere inaspettato di cui a pensarci bene ti vergogni, ma è un piacere sconosciuto, eccitante, trasgressivo. Va contro la morale e l'etica che hai sempre avuto e forse ti eccita proprio per questo. Essere buoni e corretti a volte appare noioso e in-vedere, guardare di traverso, contro ciò che solitamente non ci si permette, ciò che fuoriesce dall'identità in cui ci si riconosce, è qualcosa di estremamente coinvolgente. L'invidia è quella brutta cosa che ti hanno insegnato a ripudiare, ad allontanare dalla tua anima prima che come un demone si impossessi di lei, eppure accettarla ti dà un gran senso di libertà. I demoni hanno tutti la stessa caratteristica, ti seducono proponendomi una qual forma di libertà e proprio quella in cui sei più fragile o più bisognoso. Perché si deve essere così sempre morali, per bene e corretti, quando il mondo non lo è, anzi non perde occasione per mostrarsi ingiusto e faticosamente meritocratico?
8 ottobre
La lista dei suoi farmaci quotidiani non sta nella fotografia. In questo modo potrà mai guarire? I farmaci vanno utilizzati solo quando è assolutamente necessario, nel dosaggio minimo, indispensabile e per il più breve tempo possibile. L’uso porta spesso a pensare che quando stai meglio è merito del farmaco e quando no, è colpa tua. Attribuire potere al farmaco nega il proprio nella gestione della propria vita. La strada della guarigione passa attraverso ad un percorso psicoterapeutico che porta ad una riconquista della consapevolezza di sé e all’estinzione del farmaco attraverso ad una graduale riduzione
15 luglio
IL FATTO E L’OPINIONE: il dolore affettivo, una tragedia che non ha confini. Di fronte ad atti estremamente violenti, apparentemente incredibili, la coscienza fa fatica a capire ciò che non sa accettare. Per questo ci si rifugia nella semplificazione dei giudizi per poi inorriditi prenderne più velocemente possibile le distanze. Non si riesce ad immaginare come il dolore affettivo possa essere alla base delle più atroci azioni umane, fino a togliere la vita a ciò che più si ama e poi a se stessi. Il profilo di personalità della storia di un uomo buono non può presupporre un comportamento opposto se non nella inutile e scorretta giustificazione del raptus. In natura non esiste ne’ l’omicidio ne’ tanto meno il suicidio, è contrario all’istinto stesso della vita. Gli animali uccidono solo per nutrirsi e l’avversario viene solamente allontanato perché altrove possa continuare a servire alla sua specie. Solo uno stato alterato di coscienza può essere capace di portare un uomo, un padre, un essere vivente ad uccidere i suoi figli, premeditando ogni istante fino a rivolgere a se stesso la stessa sorte. L’alterazione della stato di coscienza lo si determina con molto alcol, ampio uso di sostanze stupefacenti o importante dosaggio di psicofarmaci usati normalmente per ansia e depressione. L’azione psicotropa agisce però a doppio vettore, limita la percezione della gravità di ciò che non si sa accettare, ma si diventa altrettanto capaci di compiere gesti inconcepibili. Il gesto estremo appare la soluzione estrema, ma possibile per realizzare un fine importante e morale, restare per sempre con i propri figli in Paradiso, condannando all’inferno della colpa chi li voleva separare
15 luglio
Spesso le diversità nella visione della vita dipendono semplicemente e naturalmente da dove questa ha condotto. Storie diverse e diverse prospettive nell’osservare la stessa cosa devono però essere occasione di un arricchente confronto, mai di scontro. La scienza dell'uomo deve essere un fine comune e questa ha bisogno di idee diverse, ma che sanno camminare nella stessa direzione
14 luglio
Lui, Torino l’aveva conosciuta molto bene. Medico, speziale, astrologo e veggente Nostradamus, tra i suoi molteplici viaggi fuori dalla Francia, nel 1555 soggiornò presso la Domus Morozzo, una tenuta che ospitava nobili ed illustri personaggi situata nella zona dell’attuale Pellerina. Un secondo soggiorno coincide con l’attività di medico, era stato chiamato alla corte sabauda per curare la sterilità della duchessa Margherita, la sua cura funzionò e la duchessa diede alla luce Emanuele Filiberto. La sua fama all’epoca derivò però dai suoi studi sulla cura della peste che lo portarono alla produzione della pillola rosa, un ricetta in cui credeva con veemenza. Tale impeto nel sostenerne l’efficacia derivava probabilmente dalla risposta inconsapevole dell’uomo di scienza che non accettava la propria impotenza di fronte alla morte della moglie e della figlia per quella epidemia
14 luglio
Riprendono le terapie con il PIANO ARMONICO. I pazienti nel corso del loro percorso terapeutico possono utilizzare la Terapia Neurosensoriale come strumento importante e acceleratore del percorso terapeutico. Per saperne di più http://www.waltercomello.it/.../terapia_neurosensoriale
30 giugno
LA PAURA, UN OLOGRAMMA NEL CIELO. Ti accorgi di lei all’improvviso, senti lo stomaco che si apre come una voragine in cui precipita il cuore mentre aumenta l’intensità, ma rallenta il tempo dei suoi battiti. Altre volte si manifesta come una presenza crescente, un morso alla base dello stomaco che stringe i denti, crea una progressiva sensazione di dolore e contemporaneamente il ridursi del suo volume che toglie il respiro. Le unghie della paura penetrano le tempie, scorrono lungo le guance e costringono le palpebre a chiudersi per sfuggire all’insopportabile angoscia. La paura è il prodotto della nostra immaginazione che anticipa, o inventa, il pericolo e si caratterizza per la difficoltà di distinguerne l’origine. La paura allontana, attrae o seduce
30 giugno
RITORNA IL MONDO. Ho il piacere di comunicarvi la pubblicazione online della testata storica “Il Mondo”, giornale di cultura nuovissimo perché col cuore antico. Sono contento di far parte delle 20 firme che scriveranno sulla testata diretta da Guido Barosio
19 giugno
E’ un momento ricco di incertezze e in queste l’informazione ha una primaria responsabilità
15 giugno
La prima volta che il pennello toccò la tela fu per far nascere una nuvola. Sulla tavolozza il bianco, il nero e il blu si erano incontrati quasi per caso, ma con la responsabilità di dare forma e colore al cielo. La città da qualche tempo appariva strana, tutto o quasi sembrava lo stesso di sempre, ma nell’aria c’era una sensazione di vuoto, di irreale. Poche persone lungo le vie camminavano più lentamente, parlavano a bassa voce, negozi e ristoranti vuoti, il nulla era venuto ad abitare in città. Le automobili facevano finta di non accorgersi di lui, il loro rumore era diventato più fastidioso, come arrivate da un’epoca lontana. C’è chi dà la colpa all’economia, chi alla politica, chi alla paura, ma è solo il tentativo di dare una forma all’inspiegabile nulla, mentre i ricordi la fanno da padrone e nutrono la speranza. La punta del pennello sceglieva con cura dove immergersi nel colore per poi determinare l’intensità e le sfumature del cielo
15 giugno
Le cose si guardano sempre per loro natura da due punti di vista diversi, per questo appaiono concordi e diversi in alcuni aspetti. I CONFLITTI sono la conseguenza di chi non sa comprendere il valore di questo aspetto e l'opportunità di un confronto che si fa ricchezza
15 giugno
15 giugno
15 giugno
15 giugno
15 giugno
9 giugno
9 giugno
5 giugno
Tutto bello, i palazzi, le strade, la corte, le donne e non vi era posto in cui si mangiava e beveva meglio che nella capitale sabauda’. Così scriveva Giacomo Casanova, frequente ospite e testimonial d’eccellenza nel 1700 della nostra città. La collina di Torino, fin dal secolo precedente, era diventata stile di vita. Tra i boschi adatti a belle passeggiate a cavallo e a nascondere amori sorgevano ville bellissime, ognuna delle quali aveva la sua vigna. Di qui il nome delle sontuose dimore di certi torinesi e l’abitudine al buon tempo trascorso tra libagioni e sfide tra i vini più buoni, prodotti dai contadini della propria Vigna. I vignaioli più bravi erano corteggiati e rubati ai vicini pagandoli meglio. Fu così che l’antica Vigna della Regina, in prossimità dell’omonima Villa, divenne il luogo in cui nacque quello che ancora oggi viene considerato l’unico vino urbano DOC del mondo. I contadini garantivano la produttività della terra e le materie prime, allevavano animali e, tra la potatura e la raccolta, commentavano i fatti della vita del tempo, di ogni tempo. In fondo le parole vita e vite molto si somigliano. È giunta dal tempo una simpatica storiella che racconta di una giornata di pioggia, che ne seguiva altre da giorni
5 giugno
Non è la professione che onora l’uomo ma l’uomo che onora la professione - Louis Pasteur
5 giugno
Prendersi cura per prendere in cura. Benvenuti in sala d’aspetto!
4 giugno
L'identità non si deve creare nelle manifestazioni per celebrare i morti, martiri della libertà, ma nel proporre modelli di valore
4 giugno
Una volta lockdown, flash mob e quant’altro erano inimmaginabili e lontani nel tempo; la serie televisiva ‘Spazio 1999’ raccontava un futuro pazzesco; i bambini giocavano in cortile a Liberi tutti. A turno, un protagonista prescelto dal gruppo per le sue doti fisiche rincorreva e cercava di catturare tutti gli altri giocatori per farli prigionieri. L’ultimo eroico e più agile sopravvissuto doveva riuscire a sfuggirgli e raggiungere l’area del cortile preposta a prigione, dove i catturati erano riuniti, gridando «Liberi tutti!». I prigionieri non aspettavano altro da troppo tempo e, varcata la linea della loro limitazione, correvano in tutte le direzioni gridando a squarciagola, sbeffeggiando ancora di più il carceriere sconfitto. Oggi tutti corrono a lucidare i vetri delle vetrine, a spolverare i tavoli, a prendere le misure delle distanze e a munirsi di tutto il necessario per accogliere o essere accolti. Parabrezza di plexiglass trasparenti con il buco per il denaro, tutto è contagioso e sporco – questa volta tutto tranne lui, il denaro, che solitamente lo è per definizione. Per tutti guanti in lattice colorati, da chirurgo, da donna delle pulizie o sadomaso
4 giugno
SAGGIA IRREQUIETEZZA. Serve una saggia irrequietezza, che insegna ad essere contenti senza accontentarsi, ad osare senza essere spericolati, a far prevalere il desiderio alla paura riconoscendo questa come confine e senza farne mai la propria vita
4 giugno
L’ipnosi è un fatto naturale nella nostra vita quotidiana anche se non ce ne accorgiamo. È un fenomeno psicosomatico che cambia in modo profondo ed autentico una nostra condizione in ragione delle nostre esigenze e desideri.
18 maggio
18 maggio
16 maggio
Al suono della campanella della scuola i bambini scattano in piedi, prendono la cartella dove da interminabili minuti avevano riposto i quaderni, la penna, la matita, la gomma e si lanciano urlanti verso la porta con le braccia al cielo, travolgendo le sedie e pestando i piedi alla bidella. Un solo grido di gioia si eleva al cielo di Torino, come allo stadio dopo il goal all’89° del secondo tempo nel mitico giorno del derby. La campanella è come il fischietto dell’arbitro che indica con la mano il dischetto del centro campo, i piedi decollano da terra perché vogliono arrivare più in alto della voce che grida «Alè oh, Alè oh!». Non è andata così. Allo scoccare del 90° del lockdown, al fischio dell’arbitro, tutto cambia. L’esplosione di gioia, la bramata e tanto attesa voglia di vita non ci sono.